Lo Spirito Santo ha fatto sbocciare un nuovo piccolo fiore nel deserto del mondo: l’Opera Piccola Cafarnao.

Quest’Opera si rivolge ai “piccoli”, invitandoli ad amare sempre più la loro piccolezza e ad offrirla al Signore, affinché la trasformi in qualcosa di grande, a beneficio del mondo intero.


PER IL RINNOVAMENTO DELLA CHIESA
O Dio eterno, o maestro buono che hai fatto e formato il vaso del corpo della tua creatura dal fango della terra; o dolcissimo amore, lo hai formato da una cosa così umile e gli hai messo dentro il preziosissimo tesoro dell’anima che porta la tua immagine. Dio eterno, tu, maestro buono, amore mio dolce, sei l’artefice che scomponi e ricomponi ( Ger 18, 3-6 ), tu spezzi e rinsaldi questo umile corpo come piace alla tua bontà.
A te, Padre eterno, io miserabile offro di nuovo la mia vita per la dolce tua sposa, perché, ogni volta che piaccia alla tua bontà, tu mi tragga fuori dal corpo e al corpo mi restituisca con una pena ogni volta più grande, purché io veda la riforma di questa sposa dolce, la santa Chiesa. O Dio eterno, io ti affido questa sposa e ancora ti raccomando i carissimi miei figli e ti prego, sommo ed eterno Padre, se alla tua misericordia e bontà piacesse di portarmi via da questo vaso e non farmi più tornare, di non lasciarli orfani (cf.Gv 14,18), ma visitali con la tua grazia e falli vivere alla vera e perfettissima luce. Fa’ che siano uniti nel vincolo dolce della carità (cfr Gv 17, 22-23 ), e che muoiano spasimando d’amore per questa dolce sposa. Padre eterno, ti prego che nessuno me ne sia tolto dalle mani ( cf. Gv 10, 27 ). Perdona tutte le nostre iniquità e a me perdona la grande ignoranza e le molte negligenze che io ho commesso nella tua Chiesa. Perdonami di non aver fatto quello che io avrei potuto e dovuto.
Io ti offro e ti raccomando i dilettissimi miei figli, perché essi sono l’anima mia. E se alla tua bontà piace di farmi pure stare in questo corpo, tu, sommo medico, curalo e provvedi, perché è tutto dilaniato. Dona, Padre eterno, dona a noi la tua dolce benedizione. Amen ( Orazione XXVI, Preghiera pronunciata il 31 gennaio 1380, a tre mesi dalla morte ).

 

PER I PASTORI
E io, povera, miserabile, peccai, amando il peccato. Ho peccato, Signore, pietà di me. Signore punisci i miei peccati. Eterna bontà, purificami! O Dio dolcissimo, esaudisci la tua serva, non guardare le mie innumerevoli iniquità. Ti prego, fa’ che il cuore e la volontà dei ministri della santa Chiesa tua sposa siano volti verso di te; fa’ che ti seguano agnello dissanguato, povero, umile, docile, sulla via della santissima croce come hai fatto tu, e non a modo loro; fa’ che siano creature sante, angeli della terra in questa vita, perché devono amministrare il Corpo e il Sangue dell’unigenito tuo Figlio, candidisssimo agnello; fa’ che non si comportino come animali bruti, privi di ragione. O divina Pietà, uniscili a te e bagnali nel mare tranquillo della tua bontà, cosicché non sprechino più tempo, nel quale perdono ciò che hanno per inseguire quello che non hanno. Esaudisci la tua serva. Io miserabile ti prego, odi la mia voce che t’invoca, o misericordiosissimo Padre. Ti prego ancora per tutti i figli che mi hai dato, che io li ami di speciale amore per la tua illimitata carità, o immenso, eterno, dolcissimo Dio. Amen ( Oraz. II ).

 

PER IL PAPA E TUTTA LA CHIESA
A te, medico celeste e amore immenso dell’anima mia, continuamente rivolgo il mio sospiro. A te, Trinità eterna e infinita, io finita mi consegno nel corpo mistico della santa Chiesa; cancella con la grazia ogni macchia dell’anima mia, non tardare più, ma per i meriti di san Pietro, condottiero della tua navicella, con il fuoco della carità e il profondo abisso della sapienza eterna, soccorri la tua sposa bisognosa di aiuto e non respingere il desiderio dei tuoi servi, ma conduci questa navicella, o autore della pace, e attira a te i tuoi servitori in modo che, sparite le tenebre, brilli la luce aurorale di quelli che sono radicati nella tua Chiesa per puro desiderio della salvezza delle anime.
O Padre benignissimo, sia benedetto il laccio che tu ci hai dato, con cui poter legare le mani della tua giustizia; l’umile e fedele orazione e il desiderio ardente dei tuoi servi, per mezzo dei quali prometti misericordia al mondo. Ti ringrazio, o eccelso ed eterno Dio, che assicuri pronto refrigerio alla sposa tua, io nuovamente entrerò nel suo giardino e non uscirò fino a quando non compirai le tue promesse, alle quali sei stato sempre fedele.
O vero Dio, cancella dunque oggi i nostri peccati e lava le nostre anime col sangue dell’unigenito tuo Figlio sparso per noi, in modo che, morti a noi stesi ma vivi per Lui, condividiamo la passione con luminoso volto e animo puro.
Esaudisci ancora noi che preghiamo per il tuo vicario, il Papa, custode di questa tua cattedra di cui noi celebriamo la festa. Fa’ che sia il successore a te gradito dell’umile vecchio Pietro, che gl’indichi i rimedi necessari alla tua Chiesa. Io annuncio che tu hai promesso di realizzare presto i miei desideri, dunque con maggiore fiducia ti prego di non indugiare più e di adempiere le promesse, o Dio mio.
E voi, figli dolcissimi poiché ora siamo noi gli operatori, è tempo che vi diate da fare per la Chiesa di Cristo, vera madre della nostra fede; a questo fine vi incoraggio: già radicati nella Chiesa, siate le sue colonne portanti. Tutti insieme, lavoriamo in questo giardino della fede salvifica con il fervore della preghiera e con le opere. Liberi dall’amore di noi stessi e dalla pigrizia, mettiamo completamente in pratica la volontà di Dio eterno, il quale ci ha chiamato perché collaboriamo alla salvezza nostra, a quella di altri uomini e all’unione della, nella quale è riposta appunto la salvezza delle nostre anime. Amen (Oraz. VI ).

 

SUPPLICA A CRISTO, PORTA DELLA SALVEZZA E PASTORE BUONO
Ora ti domando che tu abbia misericordia del mondo e della tua santa Chiesa. Ti prego di adempiere quello che mi fai domandare. Povera me! Anima mia afflitta, causa d’ogni male! Non indugiare a usare misericordia al mondo; accondiscendi e adempi il desiderio dei tuoi servi. Sei tu colui che li fai gridare: ascolta dunque la loro voce. La tua Verità disse che se avessimo chiamati ci sarebbe stato risposto, se avessimo bussato ci sarebbe stato aperto, se avessimo chiesto ci sarebbe stato dato ( cf. Mt 7,7 ). O Padre eterno, i tuoi servi invocano misericordia: rispondi dunque. Io so bene che la misericordia ti è propria, e non la puoi negare a chi te la domanda. Essi bussano alla porta della tua Verità ( cf. Gv 10,9 ), poiché in questa Verità, che è lo stesso unigenito tuo Figlio, conoscono l’amore ineffabile che hai per l’uomo. Il fuoco della tua carità non può trattenersi dall’aprire a chi bussa con perseveranza.
Dunque apri, disserta e spezza i cuori induriti delle tue creature, non per i loro meriti, perché essi non bussano, ma per la tua infinità bontà e per amore di quei tuoi servi che bussano a te in loro favore. Ascoltali, Padre eterno, perché vedi che stanno alla porta della tua verità e chiedono (cf. Ap3, 20 ). Cosa chiedono? Il sangue di questa porta, Verità tua! E nel sangue tu hai lavato le iniquità (cf. Ap1, 5 ) e tolto il marciume del peccato di Adamo. Il tuo sangue è anche nostro, perché ci hai immerso in esso: non lo puoi negare, né vuoi negare a chi, in verità, te lo domanda.
Dona dunque il frutto del sangue alle tue creature, poni sulla bilancia il prezzo del sangue del tuo Figlio, affinché i demoni infernali non rubino le tue pecorelle. Tu ci hai dato il Pastore buono, il tuo Figlio unigenito, il quale per obbedienza offrì la vita per le sue pecorelle (cf. Gv l0, 11 ) e col sangue ci lavò. Questo è quel sangue che ti domandano come affamati a questa porta i tuoi servi; in virtù di questo sangue ti domandano che tu abbia misericordia del mondo, e rifiorisca la santa Chiesa con i fiori profumati di buoni e santi pastori, e con il profumo si estingua il fetore dei fiori iniqui e putridi ( Lett. 134 ).

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